Mettetevi comedy – OTELLO PoP TrAgEdY di Mario Gonzalez e Carlo Decio è uno spettacolo attuale, pungente, divertente ed irriverente.
In tournèe dal 2016, per tre stagioni consecutive, è stato in rassegna attraversando l’Italia da
Milano a Bologna, da Venezia a Roma e da Pordenone a Torino.
12 personaggi shakespeariani, uomini e donne, interpretati da un unico attore, Carlo Decio. La direzione fresca e geniale del maestro di teatro e maschera Mario Gonzalez rende lo spettacolo fluido, godibile ed intenso. Utilizzando le tecniche di narrazione, del lavoro sul personaggio e del mimo, Decio dipinge spazi e personaggi epici. Lo spettacolo si presenta diverso ogni sera, trasformandosi in base al luogo e al pubblico, come ai tempi della commedia dell’arte. Si inizia con l’arte della commedia e si finisce nella profonda tragedia.
Spassoso e tragico, commovente e diretto, a tratti ruvido; si applaude volentieri all’ironia fresca e un po’ amara di uno spettacolo che vuole sviscerare le passioni e gli istinti più profondi della natura umana. Si affrontano, con intelligente leggerezza, tematiche senza tempo: invidia, razzismo, sopraffazione, gelosia, desiderio di giustizia, violenza di genere e inganno. Uno spettacolo agile, moderno, versatile e pronto all’uso, che ben si adatta ad ogni luogo e ad ogni età.
Durata 70’
LUMIERE E I SUOI FRATELLI – Gabriella Massimi
” Carlo interpreta magistralmente Otello, Iago, Desdemona, Brabanzio, Roderigo, Emilia, Cassio, Lodovico e Carlo, sè stesso, il narratore che parla al pubblico.(…) Non sbaglia una mossa Carlo…”
IT FESTIVAL – Carmen Pedullà
” Esiste un modo originale, divertente e ironico per narrare Otello. Qualche indizio? Un attore (Carlo Decio), una scena spoglia (pubblico escluso) e una brocca d’acqua (al limite del proscenio). Nulla di più. In questo modo, le invidie, gli intrighi, le passioni dell’opera shakespeariana vengono rievocate in maniera nitida e cristallina.
È un’abilità non scontata quella di Carlo Decio che, solo in scena, si muove rapidamente sul filo di personaggi ogni volta distinti: dal narratore, al senatore Brabanzio, a Iago, a Otello, per arrivare a Desdemona (…) Carlo Decio riesce a tradurre l’intento, divertendo e ridando un volto insolito e fresco al suo Otello.
Come gli antichi cantastorie: narra per un talento. “
ECO DI BERGAMO – Luca Barachetti
Un Otello con dodici attori in scena. No, anzi. Un Otello con un attore in scena che fa dodici personaggi (…) mescolati e serviti al pubblico come se ci fosse sulla ribalta un’intera compagnia. Improntandolo alla leggerezza senza tralasciare il grande pathos… A partire dall’adattamento alle singole situazioni (di pubblico e spazi) di ogni serata, come accadeva un tempo per la commedia dell’arte.
È un modo intelligente per condurre le persone, magari anche quelle meno avvezze al teatro, dentro le trame del drammaturgo inglese. Ed è pure una sfida al pubblico più rigoroso, laddove la tragedia pop del duo Decio-Gonzalez si infila in quel fenomeno di rivisitazione e riscrittura popular dei classici.
Con la sua capacità di essere spassoso e tragico, commovente e diretto, a tratti ruvido, “Otello – Pop tragedy” è uno spettacolo fondamentalmente riuscito – e premiato dalle numerose repliche fatte dal 2016 ad oggi.
In cui l’applauso va ai passaggi ironici, quanto a quelli più drammatici e amari.
Carlo Decio a ciò aggiunge la sua trascinante capacità di raccontare, la forza espressiva di una mimica “pulita” e una risata quando serve. Perché il suo Otello sarà pure pop, ma non manca di dire la verità.
La passione comune per il Teatro e il lavoro con la Maschera, li porterà ad approfondire la loro ricerca e producendo assieme tre spettacoli.
La loro amicizia e la loro collaborazione artistica dura ancor oggi.